Dal 1998 abbiamo attivato diversi progetti a  sostegno dei bambini indigenti dell’area di Cochin (India)

Adozioni a distanza

Grazie al vostro aiuto abbiamo aiuto almeno 1500 bambini a studiare e crescere. Alcuni di loro sono riusciti a sfruttare al massimo questa opportunità diventando infermieri, insegnanti, operatori turistici. Una ragazza sta studiando per diventare medico, poi abbiamo una agronoma, una commercialista. Queste ragazze che spesso vivono nelle baracche hanno dimostrato un impegno ed una dedizione ammirevole studiando in situazioni al limite. 

Assistenza sanitaria

In India l’assistenza sanitaria non è gratuita.  Molte famiglie, pur di affrontare cure o interventi chirurgici, si indebitano per molti anni, peggiorando così la già precaria situazione della famiglia.

I bambini adottati a distanza vengono visitati due volte l’anno. Ricevono i vaccini e le cure necessarie, in caso di malattie lievi. 

Per interventi medici importanti, la famiglia del bambino viene assistita parzialmente dallo sponsor attraverso il suo sostegno.

Abbiamo bambini con problemi di dialisi, con problemi mentali, reumatici, asmatici, molti con problemi di epilessia. 

Ci sono bambini non udenti, che grazie agli apparecchi frequentano scuole speciali.

Questi piccoli e grandi miracoli avvengono grazie a tutti gli uomini e donne di buona volontà che sostengono il Sunshine

Tutti a casa

Antonella Pizzati, fondatrice di Sunshine Onlus, regolarmente si reca a Cochin e nel distretto di Ernakulam per verificare le condizioni dei bambini adottati. Da questi sopralluoghi è emerso che molti bambini del programma adozioni vivono in condizioni di grande precarietà abitativa. Vale a dire che vivono in baracche o tende.
Durante le inondazioni dovute ai monsoni dormono per mesi in mezzo all’acqua e a contatto con i topi.
I più fortunati vivono in minuscole case in muratura, quelle che si definiscono joint family: minuscole stanze che ospitano 4 o 5 persone.

Organizzazione del progetto

Il progetto “Tutti a casa” consiste nell’ individuare le situazioni più disperate e nel costruire piccole case in muratura in alternativa alle case in legno o alle baracche. Il censimento atto a individuare le case da costruire tiene conto di tre fattori indispensabili:

1) che la famiglia in questione, abbia il diretto possesso della terra dove costruire la nuova casa. La costruzione di una casa in una terra affittata non garantisce la continuità per i bambini e d’altronde acquistare la terra con i prezzi proibitivi che si sono sviluppati non è alla portata del nostro progetto;

2) che la casa sia intestata alla bambina/o del programma Sunshine e a un genitore. Questo per garantire, soprattutto in caso di figlie femmine, che la casa rimanga di proprietà anche per il futuro;

3) che la famiglia intervenga economicamente anche in misura minima nella costruzione (per rendere responsabili e direttamente coinvolti anche i partecipanti del nucleo familiare);

4) che la famiglia prescelta riceva anche un minimo aiuto dallo sponsor del bambino.

Risultati del progetto

Ad oggi siamo riusciti ad intervenire su più di 30 case. Alcune le abbiamo ristrutturate, altre sono state costruite dalle fondamenta.
Un risultato veramente notevole e questo grazie a tutti voi.

Progetto acqua

Sunshine Onlus si è occupata anche della raccolta di fondi per l’acquisto di serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana.

Quello dell’acqua potabile è infatti una problematica molto seria, perché la distribuzione statale è molto spesso insufficiente. In alcune zone, molte malattie sono causate dalla mancanza di acqua potabile. Ne è un esempio il distretto di Aleppy, dove abbiamo installato, grazie al contributo di Solidai, un serbatoio presso la scuola St. George, che ospita più di 1000 ragazzi.

Progetto donne shakti

Il progetto Shakti nasce con lo scopo di creare posti di lavoro per le donne nel campo della filatura del filo della fibra di cocco, occupazione tradizionale della sfera femminile nel contesto culturale della zona.

Il progetto si propone di acquistare i telai e la materia prima per insegnare alle donne la lavorazione semiautomatica e aiutarle ad avviare un mestiere.

Con l’aiuto di Jai Hari Singh e Jasbir Kaur siamo riusciti ad acquistare 60 telai elettrici e a creare 120 nuovi posti di lavoro per le donne.